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È trascorso ormai un anno e mezzo da quando AGCOM si è pronunciata sul tema modem libero stabilendo con la delibera 348/18/CONS che i clienti hanno diritto a scegliere e utilizzare un dispositivo di loro proprietà, senza dover sottostare alle imposizioni degli operatori. La questione è però tutt’altro che archiviata. Al ricorso dei provider segue oggi il pronunciamento in merito del TAR del Lazio, come apprendiamo dalle pagine di Repubblica.

Modem libero: l’utente scelga senza obblighi o penali

Le sentenze fanno riferimento alle iniziative legali presentate da Tim e Wind 3, mentre Fastweb e Vodafone vi avevano rinunciato. Portano con sé buone notizie per i consumatori per i quali viene confermata la possibilità di attivare un’offerta senza doversi obbligatoriamente accollare una spesa aggiuntiva per l’apparecchio. Chi già sta sborsando mensilmente le rate (a volte si arriva a 48 tranche) potrà invece smettere immediatamente, senza incorrere in alcuna penale, a patto però di restituire il modem in dotazione sostenendo per intero il pagamento del reso. Tutto finalmente risolto, dunque? Non proprio. Gli operatori potrebbero ora rivolgersi al Consiglio di Stato.

Dunque, dopo due anni dalla delibera di AGCOM, sembra finalmente intravedersi la parola fine in merito alla questione legata al modem libero. Staremo a vedere quelle che saranno le contromosse degli operatori telefonici.

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