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In autunno vedremo i primi bonus, da 500 euro, per le famiglie a basso reddito e per internet banda ultralarga e pc. Poi verranno i bonus solo internet per altre famiglie (fino a 50mila euro) e le imprese. Vediamo qui tutte le condizioni e modalità ad oggi note.

A giorni dovrebbe partire il bonus pc, tablet e internet da 500 euro, per la prima fascia di utenti: quelli con Isee inferiore ai 20mila euro.

La seconda fase della misura arriverà dopo (probabilmente entro il 2020): 200 euro di bonus, e solo per internet, per chi ha meno di 50 mila euro di Isee. Previsto un analogo bonus, da 500 a 2mila euro, per le imprese.

Si parla sempre di connessione rete fissa bandaultra larga ad almeno 30 Megabit: fibra fttc, ftth, satellite, fwa (fixed wireless). 

Bonus internet e pc o tablet da 500 euro, a chi andrà: ISEE inferiore a 20 mila euro

Per la prima fase (bonus 500 euro internet e pc/tablet) ci sono 204 milioni di euro disponibili, che potranno soddisfare 480 mila famiglie, con meno di 20mila euro di Isee, su una platea di 2,2 milioni di persone aventi diritto.

I requisiti di connettività

Oltre all’Isee l’altro requisito per fruire del bonus è essere o privi di connessione internet o averne una di velocità inferiore a 30 Mbps (come’Adsl).

  • Il voucher è fruibile inoltre solo se l’utente sceglie una connettività ad almeno 30 Mbps. Niente Adsl, insomma.
  • Non solo: l’utente dovrà passare alla connessione migliore disponibile. Per esempio, se è coperto da un operatore che dà 1 Gigabit, da uno che ne dà 200 e da uno che arriva a 30 Mbps dovrà scegliere la prima offerta.

Non è passato nel decreto un principio che alcuni operatori chiedevano: per chi aveva già una connessione ad almeno 30 Mbps, possibilità di sfruttare il bonus solo se si passa a una connettività fino a 1 Gbps, velocità ora garantita solo dai servizi fibra ottica fino alle case (VHCN).

Chi non ha diritto al voucher 500 euro

  • Chi ha Isee da 20 mila euro in su
  • Chi ha già una connessione ad almeno 30 Mbps
  • Chi non è coperto da una connessione ad almeno 30 Mbps

Come richiedere il bonus internet, pc e tablet 500, 200, 2mila euro: attraverso l’operatore

Per ottenere il voucher sarà sufficiente fare richiesta a un operatore (su qualsiasi canale, online, negozi…), il proprio o un altro, che rispetti i requisiti di connettività succitati. Deve autocertificare il proprio Isee. Il Governo farà controlli a campione.

Come confermato dal ministero dello Sviluppo economico in una nota del 2 settembre (ma già noto in precedenza e quindi così indicato nella prima versione di quest’articolo, pubblicata il 7 agosto), l’utente non può fare richiesta diretta del bonus internet e pc. Né è possibile avere il pc senza la connessione.

Non si può ottenere il bonus computer tramite un negozio di elettronica.

Fa tutto l’operatore telefonico invece:

  • eroga all’utente il bonus come sconto sul canone o sull’eventuale costo di attivazione
  • fornisce il router
  • fornisce il computer o il tablet (a scelta dell’utente), per le famiglie della prima fascia.

Vincoli dopo avere ottenuto il bonus

Il decreto impegna l’utente che ne fruisce a tenere la connessione per almeno 12 mesi. Però c’è la possibilità di cambiare operatore prima. La quota restante del voucher diventa uno sconto sul canone della nuova offerta, del nuovo operatore. Il prodotto resta all’utente.

Il decreto indica che non ci deve essere un costo di uscita.

Un principio utile per impedire che i voucher creino un’ingessatura del mercato (come temuto dall’Antitrust, in una nota di settembre); ma è anche un punto critico per gli operatori telefonici, che devono poter rientrare nei costi di attivazione in caso di disdetta anticipata.

Pc o tablet in comodato d’uso? No, in acquisto

Smentiamo inoltre la notizia, trapelata su alcuni siti, per cui il pc o tablet sarebbe dato solo in comodato d’uso all’utente. Da Infratel fanno sapere che sarà un acquisto a tutti gli effetti. Il comodato d’uso era un’ipotesi presente in una prima bozza di regolamento.

Quando arriveranno in effetti i bonus: i tempi

I tempi della misura sono al momento una dolente nota. Il Governo aveva annunciato: entro settembre la prima fase (500 euro), mentre la seconda (200 euro) entro fine anno.

C’è la data del 20 settembre per le richieste di accreditamento degli operatori, ma non si sa quando in effetti le offerte saranno dotate di voucher 500 euro.

Anche se è uscito il relativo decreto e sono uscite (il 2 ottobre) le “istruzioni operative”, ancora gli operatori devono adottarle. Ormai dovrebbe essere solo questione di giorni.

E questo vale solo per la prima fase; la seconda seguirà un iter diverso, più lungo.

Obblighi per operatori e utenti

Alcuni dettagli operativi erano già presenti nel testo della consultazione Infratel fatta con operatori e associazioni consumatori; sono stati confermati dal decreto e dal regolamento Infratel successivo. Ecco cosa si legge.

  • Non si può avere il voucher con passaggi di intestazione ad altro componente familiare, nella medesima unità immobiliare.
  • A ciascun beneficiario, identificato con un C.F. o Partita Iva, può essere erogato un solo voucher (anche per le imprese multisede è prevista l’erogazione di un solo voucher); verranno pertanto escluse eventuali richieste successive alla prima.
  • Gli operatori si impegnano a garantire almeno un anno di contratto; ma potranno offrire contratti aventi durata superiore ai 12 mesi, in modo che il valore del bonus possa coprire un periodo contrattuale più lungo.
  • “Al fine di evitare il rischio che l’erogazione del voucher incida negativamente sulla dinamica concorrenziale tra gli operatori, non è previsto alcun obbligo, da parte del beneficiario, di rimanere vincolato al contratto per il quale è si è beneficiato del voucher”, scrive Infratel nella consultazione. “Laddove il beneficiario decida di cambiare operatore, resterà fermo il suo diritto ad utilizzare l’ammontare residuo del voucher per la sottoscrizione di un nuovo contratto”.

Controlli e sanzioni su operatori e utenti dopo la domanda del bonus

I requisiti sono auto dichiarati, ma ci saranno controlli.

“Infratel Italia, per conto del Mise, anche in collaborazione con le competenti autorità, farà controlli a campione, ogni mese, per verificare la sussistenza dei requisiti necessari per beneficiare del contributo, della veridicità e correttezza delle offerte commerciali dei fornitori di servizi di connessione a banda ultralarga”.

A questo fine, gli operatori devono fornire a Infratel la documentazione raccolta per ogni contratto.

Le sanzioni

Famiglie e aziende dei quali venga accertata l’insussistenza dei requisiti decadranno dal beneficio loro riconosciuto e saranno assoggettati alle ulteriori sanzioni previste dall’ordinamento.

Se l’utente disdice entro 12 mesi a causa di evidenti disservizi o capacità di download ridotta rispetto al valore previsto dall’offerta
oggetto del voucher, l’operatore sarà tenuto a rimborsare ad Infratel Italia l’intero voucher ed a versare una penale pari al 20% del suo valore.

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